FIRENZE. Mettere a punto il piano di interventi urgenti e una strategia per quelli a più lunga scadenza per ovviare alla presenza del tallio nelle acque di Valdicastello e di Pietrasanta. Questo l’obiettivo della riunione che il presidente Enrico Rossi ha convocato per dopodomani, mercoledì 3 dicembre, alle ore 18.00 in Regione con tutti i soggetti interessati.

L’incontro che il presidente aveva avuto il 15 novembre scorso a Pietrasanta con il sindaco Lombardi si era infatti concluso con la richiesta al Comune di presentare un piano di interventi urgenti. Dato che l’amministrazione comunale a oggi ha inviato in Regione l’elenco delle attività svolte da ciascuno dei soggetti coinvolti nella gestione del problema ma non il piano richiesto, Rossi ha deciso di convocare il nuovo incontro del 3 dicembre. “Sarà quella l’occasione per condividere il piano di interventi immediati e a medio lungo periodo- ha detto Rossi – e sabato 6 dicembre tornerò a Pietrasanta per presentarlo ai cittadini, come avevo promesso”.

Venerdì 28 novembre si è anche tenuta la conferenza dei servizi per la bonifica delle aree minerarie convocata dalla Provincia di Lucca alla quale erano presenti i rappresentanti del Comune di Pietrasanta, di Asl 12, di Arpat oltre a quelli della Regione. La Provincia di Lucca ha ritenuto di accogliere la richiesta del Comune di Pietrasanta di valutare la possibilità di un’integrazione del Piano di caratterizzazione del “Sito Torrente Baccatoio ex miniere Edem, Comuni di Pietrasanta e Stazzema”.

Tale richiesta è stata motivata sulla base sia dell’inquinamento da tallio riscontrato da alcuni ricercatori dell’Università di Pisa, sia a seguito dello studio commissionato dallo stesso Comune a propri consulenti su uno specifico intervento nell’area delle miniere di Monte Arsiccio.

La conferenza ha espresso parere positivo sui due studi a patto che il progetto dell’Università di Pisa sia integrato e reso coerente con il quadro conoscitivo già definito fino ad oggi e noto alla Conferenza dei servizi, che abbia durata non superiore a un anno e che il Comune di Pietrasanta, in quanto concessionario delle aree minerarie, fornisca un programma di tempi, durate e prodotti delle varie attività contenute nello studio. Dovrà inoltre essere valutato alla luce di tali approfondimenti quali interventi di messa in sicurezza di emergenza mettere in atto.

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ultimo aggiornamento: 01-12-2014


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